Lavoro Notturno: come funziona e  come viene regolato.

Lavoro Notturno: come funziona e come viene regolato.

 

Allinterno dellorganizzazione del lavoro, ogni azienda, oltre ai turni

giornalieri, può prevedere linserimento di turni da svolgere durante la

notte. Siccome si tratta di lavoro notturno che si svolge in orari

particolari, è sottoposto ad una normativa specifica che prevede delle

regole e delle limitazioni.

Per scoprire tutto sul lavoro notturno ti consigliamo di proseguire con la

lettura dellarticolo.

 

Lavoro notturno: che cos’è?

 

Dopo una breve introduzione, vediamo nel dettaglio che cosè il lavoro

notturno.

Il lavoro notturno consiste in un turno lavorativo dalla durata di

almeno 7 ore consecutive che comprende la fascia oraria tra

mezzanotte e le 5 del mattino.

Secondo le norme dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL)

viene considerato un lavoratore notturno colui che svolge almeno 3 ore

consecutive nella fascia oraria compresa tra mezzanotte e le 5 del

mattino, per almeno 80 giorni lavorativi allanno.

Ma tutti i lavoratori possono praticare il lavoro notturno? Approfondiamo il discorso nel prossimo paragrafo.

 

Chi è escluso dal lavoro notturno?

 

Non tutti i lavoratori possono svolgere i turni notturni. Ma chi rientra in

questa categoria? Vediamo di approfondire il discorso.

Esistono delle categorie protette che per diversi motivi non possono

assolutamente svolgere turni di lavoro nella fascia notturna:

 

  • lavoratori con meno di 18 anni;
  • lavoratrici in stato interessante e fino al compimento di 1 anno del

bambino.

 

Poi ci sono delle categorie di lavoratori che non sono obbligati a

svolgere il turno lavorativo notturno e possono scegliere di non

praticarlo:

 

  • lavoratore con persone disabili a carico secondo Legge 104;
  • lavoratrice madre di un figlio fino a 3 anni detà o, in alternativa, il

padre lavoratore convivente con lei;

  • lavoratore unico genitore di un figlio con meno di 12 anni detà;
  • lavoratrice madre adottiva o affidataria di un minore, nei primi tre

anni dall'ingresso del minore in famiglia.

Alle stesse condizioni, il lavoratore padre adottivo o affidatario convivente con la donna.

Invece per tutte le altre categorie di lavoratori che possono svolgere

normalmente il lavoro notturno, vige la stessa regola delle 3 ore

consecutive tra mezzanotte e le 5 del mattino per almeno 80 giorni

lavorativi allanno.

E quali sono le fasce di lavoro notturne più in uso nel mondo del lavoro?

Continua a leggere larticolo per scoprirlo.

Durata del lavoro notturno.

 

Il lavoro notturno è utilizzato da diverse tipologie di aziende sia

pubbliche sia private, che non possono sospendere le loro attività

durante la fascia notturna. In questi casi quindi è necessario

implementare una turnistica lavorativa giornaliera e notturna.

 

Solitamente i turni di lavoro notturno più utilizzati sono 3:

  • dalle 22.00 alle 05.00 del mattino;
  • dalle 23.00 alle 06.00 del mattino;
  • dalle 24.00 alle 07.00 del mattino.

 

Ovviamente i turni possono anche durare più a lungo ma per essere

riconosciuti come notturni, devono coprire almeno 3 ore tra mezzanotte

e le 5 del mattino.

E importante sapere che i turni di lavoro notturni non possono

susseguirsi senza rispettare delle regole specifiche per il riposo del

dipendente. Il Decreto legislativo n.66 del 2003 prevede che ogni

lavoratore deve effettuare un minimo di 11 ore di riposo ogni 24 ore tra

un turno e laltro.

 

Quanto viene retribuito il lavoro notturno?

 

Il lavoro notturno contempla una retribuzione maggiorata rispetto al

turno giornaliero e i CCNL prevedono la retribuzione oraria specifica per

ogni tipologia di attività lavorativa.

Solitamente la retribuzione per un turno notturno ha una maggiorazione

del tra il 15% e il 30% rispetto alla paga prevista per un turno svolto

durante il giorno.

E questa percentuale di aumento della retribuzione tende ad aumentare

nel caso in cui il turno notturno si svolge durante un giorno festivo.

 

Gli obblighi del datore per il lavoro notturno

 

Il datore di lavoro che deve introdurre il lavoro notturno in azienda

deve rispettare alcuni obblighi di legge, come indicato dalle norme

inserite nei contratti collettivi.

Andando nel dettaglio, il datore di lavoro deve consultare le

rappresentanze sindacali di riferimento, in base al tipo di CCNL applicato ai lavoratori dellazienda.

Successivamente deve essere inviata una specifica segnalazione

allIspettorato Nazionale del Lavoro (INL), da ripetere ogni anno, per

informare lorgano dellutilizzo di questa modalità di lavoro in modo

continuativo o attraverso lorganizzazione del lavoro a turni alterni

(diurni/notturni).

 

Conclusioni.

 

Facendo un breve riepilogo, abbiamo visto che cosè il lavoro notturno e

quali sono le caratteristiche che lo distinguono dal lavoro che

normalmente viene svolto durante la fascia oraria diurna.

Poi ci siamo soffermati su chi può effettuare turni notturni, su chi invece

è categoricamente escluso e chi non ha lobbligo di svolgerlo.

Successivamente abbiamo visto la durata di un turno di lavoro notturno

e le fasce orarie più utilizzate nelle aziende. E allo stesso tempo

abbiamo dedicato una parte dellarticolo al riposo riconosciuto dopo lo

svolgimento di un turno notturno.

Abbiamo visto che il lavoro notturno prevede una retribuzione

maggiorata rispetto ad un turno normale svolto al di fuori della fascia

oraria fra mezzanotte e le 5 del mattino.

Infine ci siamo soffermati sugli obblighi a cui è tenuto il datore di lavoro

quando introduce la turnazione notturna in azienda.

Ti ricordiamo che il Poliambulatorio InSalute svolge attività specifiche in

merito alle politiche nei luoghi di lavoro.

Per approfondire il discorso sui turni di lavoro notturni, non esitare a

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