Salute mentale d'estate

Salute Mentale d'Estate: quando il sole non basta

Salute mentale d’estate: quando il sole non basta
L’estate è comunemente associata all’idea di benessere, leggerezza e spensieratezza. Le giornate si allungano, le attività all’aperto si intensificano e molti godono di una pausa dal lavoro o dalla routine scolastica. Tuttavia, non per tutti questa stagione coincide con un miglioramento del benessere psicologico. Anzi, per alcune persone l’estate può diventare un periodo di fragilità emotiva, aumento dell’ansia o riacutizzazione di disturbi dell’umore.

In questo articolo, esploreremo il legame tra estate e salute mentale, analizzando fattori di rischio, disturbi correlati e strategie preventive, con uno sguardo attento al ruolo della medicina e della psicologia clinica.

 

L’impatto delle stagioni sulla psiche
La relazione tra stagioni e salute mentale è da tempo oggetto di studio. È noto il disturbo affettivo stagionale (SAD), una forma di depressione che si manifesta in autunno e inverno. Meno conosciuta, ma altrettanto reale, è la depressione estiva, una condizione che si presenta nei mesi più caldi, spesso sottovalutata proprio per la sua apparente contraddizione con l’“atmosfera positiva” dell’estate.

Secondo la American Psychiatric Association, i sintomi della depressione estiva possono includere:
– insonnia
o disturbi del sonno;
– irritabilità
e agitazione;
– perdita
di appetito;
– ansia
sociale;
senso di isolamento e tristezza immotivata.

Perché l’estate può peggiorare il benessere psicologico?
Diversi fattori ambientali e sociali possono concorrere a un peggioramento del tono dell’umore nei mesi estivi:

1. Alterazione dei ritmi circadiani
L’aumento delle ore di luce può interferire con il ciclo sonno-veglia e compromettere la qualità del sonno, influenzando negativamente l’equilibrio emotivo e la regolazione ormonale.

2. Caldo eccessivo e affaticamento fisico
Le alte temperature possono indurre stress fisiologico, aumentando irritabilità, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Il corpo affaticato influenza direttamente la mente, creando un circolo vizioso tra malessere fisico e disagio psichico.

3. Pressioni sociali e aspettative elevate
L’estate è spesso associata a viaggi, vita sociale attiva, “corpi perfetti” e felicità condivisa. Questo può generare confronti sociali disfunzionali, alimentati anche dai social media, e innescare senso di inadeguatezza o isolamento, soprattutto in chi già vive condizioni di fragilità emotiva.

 

  1. Solitudine e interruzione della routine
    Per chi vive da solo o non può contare su una rete sociale solida, la chiusura di scuole e attività lavorative può accentuare la solitudine. L’interruzione delle abitudini quotidiane può inoltre disorientare e aumentare la sensazione di vuoto o apatia.

    La prevenzione passa dall’ascolto di sé
    Riconoscere che anche l’estate può essere un momento delicato per la salute mentale è il primo passo per attuare strategie di prevenzione e cura. Alcuni accorgimenti possono rivelarsi efficaci:

    1. Mantenere una routine regolare
    Anche in vacanza, è utile mantenere orari di sonno e alimentazione costanti. Il ritmo dà stabilità alla mente.

    2. Esporsi al sole con equilibrio
    La luce solare favorisce la produzione di serotonina, ma è importante evitare le ore più calde e garantire un corretto riposo notturno.

    3. Coltivare relazioni autentiche
    Stare con persone fidate, senza sentirsi obbligati a “dover essere felici”, aiuta a ridurre la pressione sociale e favorisce un clima emotivo sicuro.

    4. Curare il corpo per sostenere la mente
    Idratazione
    , alimentazione leggera e attività fisica moderata (come passeggiate o nuoto) sostengono l’equilibrio psico-fisico.

    5. Chiedere aiuto se serve
    Rivolgersi a uno psicologo o uno psichiatra non è segno di debolezza, ma di consapevolezza. Una consulenza professionale può fornire strumenti utili per affrontare eventuali malesseri.

    Il ruolo del centro medico nella salute mentale estiva
    Un Poliambulatorio attento al benessere globale della persona deve intercettare i segnali di disagio psichico, anche quando non esplicitamente dichiarati.

    Il supporto può articolarsi in:
    colloqui psicologici individuali;
    – screening
    per i disturbi dell’umore e d’ansia;
    interventi psicoeducativi mirati alla gestione dello stress stagionale;
    – collaborazione
    tra medico di base, psicologo e psichiatra per un approccio integrato.

    Investire nella salute mentale, anche nei mesi estivi, significa migliorare la qualità della vita e favorire un rientro più sereno nella routine autunnale.

    Conclusione
    L’estate non è solo tempo di vacanze: può essere anche un periodo critico per l’equilibrio psichico di molte persone. Riconoscere il valore della cura mentale stagionale, ascoltare il proprio sentire e affidarsi a professionisti competenti è un atto di responsabilità e amore verso sé stessi.

    Fonti
    : American Psychiatric Association, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Mayo Clinic

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